Cavergno – Fondazione Valle Bavona - Comune di Cevio

Fondazione Valle Bavona

La Valle Bavona è definita come valle “tra le più ripide e selvagge dell’arco alpino”. I suoi versanti rocciosi, estesi in verticale per centinaia di metri, sono la traccia più evidente lasciata dai ghiacciai che ricoprivano il territorio. Ancora oggi, il ghiacciaio Basodino costituisce il punto estremo della valle. La parte superiore presenta un ampio paesaggio alpino in cui si incastonano magnifici laghetti alpini e alcune paludi di importanza cantonale. Gran parte del fondovalle è occupato dalla zona golenale di importanza nazionale. Il bosco è prevalentemente composto da frondifere con frassini, castagni, tigli e betulle. L’aspetto selvaggio è accentuato dall’accumulo di enormi massi, dalle frane e dalle impressionanti pareti rocciose.

L’intero territorio si estende su 124 km2 di superficie tutta montagnosa. Il fondovalle che va da Cavergno (450 m s. m.) a San Carlo (950 m s/m.) è una striscia lunga una decina di chilometri che occupa 14 km2, cioè la decima parte del territorio. I terreni coltivati rappresentano soltanto l’1,5% della superficie totale, mentre ben il 70% del suolo è assolutamente improduttivo.

Con opere secolari l’uomo, tra grossi macigni, è riuscito a costruire dei nuclei e a ricavare prati, campi e orti che hanno addolcito l’ambiente primordiale. Il paesaggio antropico, costituito prevalentemente da costruzioni di pietra, è in gran parte intatto e ancora molto ben conservato.

Lungo il fondovalle si trovano dodici villaggi posti più o meno a un chilometro l’uno dall’altro. I nuclei, chiamati Terre, si presentano come gruppi compatti di case e stalle costruite secondo schemi dettati dalle necessità del lavoro quotidiano e dalla configurazione del terreno, con dimensioni modeste, semplicità e funzionalità essenziali. In complesso hanno mantenuto quasi intatto il loro aspetto primitivo. La mancanza di una strada carrozzabile in Bavona (fu costruita dopo il 1950) e dell’elettricità (eccettuata la Terra di San Carlo) ha senz’altro contribuito alla conservazione del mondo rurale in questa valle.

www.bavona.ch

 

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