Cevio – Paesaggio Boschetto - Comune di Cevio

Paesaggio Boschetto

Coordinate
Latitudine:      46.305957
Longitudine:    8.605565
https://goo.gl/maps/13jEXVX4Cc8CBkje7

Boschetto è un insediamento dall’incredibile valore culturale. Il nucleo è adagiato su un cono di deiezione che si apre a ventaglio verso il fiume Maggia, la configurazione odierna del villaggio risale ai secoli XVI e XVII. Le case seicentesche sono disposte attorno all’Oratorio di S. Antonio abate. In quel periodo la popolazione di circa trecento abitanti ha occupato con sapienza il territorio con terrazzamenti, estesi vigneti verso valle e imponenti selve castanili a monte. La parte superiore del nucleo presenta quasi esclusivamente edifici settecenteschi, mentre ai margini laterali e superiori si trovano anche alcune costruzioni più tarde. Le callaie in muro a secco e le cappelle arricchiscono ulteriormente questo pregevole villaggio.
L’emigrazione oltre oceano prima e l’abbandono del mondo rurale poi, hanno fatto sì che il villaggio conservasse un suo carattere originale e unitario fino ai giorni nostri.

Cappelle e dipinti murali

Sono dodici le cappelle situate lungo le callaie che attorniano il nucleo di Boschetto.  Si tratta di manufatti classici di ispirazione barocca, come tutte quelle costruite dopo il Seicento. Le date di edificazione (incise o dipinte) coincidono con il momento di massimo dinamismo precedente il grande flusso migratorio. Una decina di dipinti murali si possono invece ancora scoprire alle pareti esterni di case o stalle nucleo.

Castagne e grá

Il frutto del castagno per secoli è risultato determinante nell’alimentazione delle popolazioni delle nostre vallate.  Raccolte le castagne, il metodo di conservazione più efficace era la loro essicazione che si realizzava all’interno di piccoli edifici (grá), quattro dei quali ancora presenti sul territorio di Boschetto.  Su un graticcio di listelli posto al piano superiore venivano collocate le castagne, mentre nel sottostante pianoterra veniva acceso un fuoco alimentato da grossi ceppi che bruciavano lentamente fornendo calore e fumo costanti per alcune settimane. Giunti a essiccazione i frutti andavano puliti dalla loro buccia e pellicola. Le castagne secche sbucciate potevano venir ridotte in farina che si usava per preparare il tipico pane di castagne, o consumate cotte in minestra.

https://boschetto.apav.ch/index.html

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