Cavergno - Campanile, ossario - Comune di Cevio

Cavergno – Campanile, ossario

Coordinate
Latitudine:      46.34461
Longitudine:    8.60711
https://goo.gl/maps/uYrMvPRMHNEC6ZAc7

Sul lato Nord della chiesa parrocchiale svetta l’alto campanile con coronamento a forma di candelabro, eretto nel 1795 su disegno realizzato nel 1750 da Giovanni Antonio Giovenni di Cerentino, architetto che operò anche a Poschiavo, in Valtellina e in Olanda.

Proprio a fianco si erge l’elegante ossario: voluto dai cavergnesi fin dal 1795, quando decisero di destinare l’incasso “dell’incanto dei Morti” alla sua costruzione, fu edificato nel 1811, come attesta la data sopra l’arco. Essa è dipinta entro un cartiglio circondato dai vessilli del giovane Canton Ticino che reca la scritta “Sic transit gloria mundi”, didascalica per i quattro teschi coronati e i due scheletri con la falce che figurano a lato.

La cappella, voltata a crociera e affrescata con la Crocifissione, gli strumenti della Passione e altri simboli della morte, è chiusa da una cancellata in ferro e preceduta da un ampio portico su quattro colonne, anch’esso con volta a crociera.

Sul pavimento del portico e dell’ossario stesso sono collocate le lapidi di cinque sacerdoti, tra cui quella del cavergnese don Luigi Alessandro Zanino, nato in Olanda, formatosi presso il collegio dei gesuiti di Roma e infine nominato parroco del suo paese d’origine, dove morì nel 1855 all’età di 48 anni. Dottore in teologia e notaio apostolico, don Zanino fu una personalità di notevole spessore, che prese parte attiva alle lotte politiche che laceravano il Ticino nella prima metà dell’Ottocento; fu un pastore sollecito, che si occupò, oltre che della cura delle anime, anche di quella dei corpi del suo “gregge”. Alla sua morte legò alla parrocchia una preziosa biblioteca, quasi integralmente conservata.

A lato della chiesa parrocchiale c’era l’antico cimitero, di cui rimane la colonna cimiteriale del 1799 nonché croce votiva che ricorda il passaggio dell’esercito russo comandato da Suvorov con pochi danni per la Valle Maggia. Negli immediati dintorni sorgono infine la casa parrocchiale e la casa cappellanica, più volte rinnovate.

(Sonia Fornera / Flavio Zappa)

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