Cevio - Piazza e palazzi - Comune di Cevio

Cevio – Piazza e palazzi

Coordinate
Latitudine:      46.31662
Longitudine:    8.60187
https://goo.gl/maps/2rLmxMrUNxA3vhU39

Cevio vanta una piazza molto pittoresca, la più “cittadina” di tutta la valle e una delle più eleganti del Cantone. Sin dal Medioevo essa è stata il cuore della vita pubblica: qui si tenevano infatti l’elezione dei deputati della vicinanza, la Sagra di San Giuliano e il mercato. Ancora oggi vi si concentrano numerosi servizi dell’amministrazione pubblica e dell’economia privata ed è un’apprezzata coulisse per concerti e rappresentazioni teatrali.

La sua particolare definizione architettonica è riconducibile al Regolamento edilizio emanato dal Municipio nel 1833, il più antico di cui si abbia conoscenza in Ticino. Esso prevedeva l’allineamento delle costruzioni secondo un concetto unitario e un disegno dalla geometria rigorosa, che concedeva deroghe soltanto per gli edifici di particolare importanza. E sono diversi gli edifici simbolo del potere – passato e presente, temporale e spirituale – che si affacciano sull’ampia piazza: oltre alla Chiesina e al Pretorio, è degna di nota la Casa Calanchini-Respini, antica residenza del “Landvogt” e un tempo proprietà della potente famiglia Franzoni. Tra questo edificio e il Pretorio sorge un’altra pregevole costruzione, la Villa Respini, un palazzo massiccio edificato nel 1890 su progetto dell’architetto Fraschina: presenta pianta quadrata e raffinate decorazioni architettoniche e pittoriche sulla facciata rivolta verso la piazza.

Lungo i lati maggiori sono allineati diverse case patrizie ottocentesche e alcuni edifici commerciali di costruzione più recente. Nella parte Sud della piazza infine, dal 1900 sorge una fontana con monumento a Luigi Filippini di Cevio (1845-1892), emigrato in America e benefattore del suo paese natale. In posizione appena più arretrata, in direzione della Val Rovana, si erge la sede amministrativa del Comune, un tempo anche scuola comunale, ubicata in un edificio del 1862 e recentemente sottoposta a un radicale restauro.

(Sonia Fornera / Flavio Zappa)

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