Bignasco - Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo - Comune di Cevio

Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo

Coordinate
Latitudine:      46.340366
Longitudine:    8.608475
https://goo.gl/maps/btGDjy6wMtgogHtS8

La costruzione della chiesa parrocchiale di Bignasco, dedicata a San Michele Arcangelo, risale all’inizio del XV secolo. Numerosi interventi, più o meno incisivi, susseguitisi nel tempo hanno cancellato ogni traccia dell’architettura interna, degli arredi e delle decorazioni originali, ma non la pianta e l’orientamento, con l’altare posto ad Est, tipico degli edifici sacri più antichi.

L’impianto a navata unica presenta due altari laterali, uno dedicato alla Madonna del Rosario e l’altro a San Gaudenzio, martire le cui spoglie sono qui conservate dal 1831, in una grande e preziosa urna di metallo argentato e dorato. Verso il 1730 sono stati rimaneggiati l’altare della Madonna e il coro; allo stesso periodo va attribuito l’altare maggiore in marmi policromi, mentre un secolo più tardi (1838) è stato posato il pulpito e sono state riposizionate le balaustre, anch’essi in marmi policromi.

I parrocchiani emigrati, soprattutto a Roma e in Olanda, hanno sempre manifestato grande affetto per la loro chiesa, donando nel corso dei secoli importanti somme da destinare al rinnovo dell’edificio, all’apparato decorativo e all’acquisto di suppellettili sacre. Il pulpito e il portico sono stati realizzati grazie alla generosità dei benefattori d’Olanda, come attestano le rispettive iscrizioni (del 1838 e 1877), mentre un pregevole ostensorio settecentesco è dono di un parrocchiano emigrato ad Anversa.

La chiesa ha assunto l’aspetto attuale dopo gli interventi del 1904, che hanno comportato in particolare l’innalzamento della navata e la costruzione della volta a botte in muratura di mattoni, e del 1929-30, con l’impermeabilizzazione del tetto e il rifacimento totale dell’apparato decorativo interno. Gli affreschi del coro e della volta, opera del pittore Carlo Morgari, raffigurano scene del Vangelo, altri soggetti biblici, come pure gli evangelisti e alcuni santi particolarmente venerati dal popolo ticinese.

(1931)

(Flavio Zappa)

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